martedì 6 febbraio 2018

Laconi: A spasso tra i Menhir e il Nuraghe azzurro

 Il territorio di Laconi ha una delle più alte concentrazioni di Menhir della Sardegna. Si presentano in aree distinte, distanti anche alcuni chilomentri l'una dall'altra


L'area archeologica di Corte Noa, dove sono stati rinvenuti numerosi Menhir, conserva oggi alcune stele molto vicine tra loro. La vegetazione che le circonda è quella tipica della macchia Mediterranea, dove predominano cisti, asfodeli, prugno selvatico, olivastri e monumentali sughere 

 


I Menhir, scolpiti nella trachite con la tecnica della martellina quasi cinquemila anni fa, colpiscono per la loro bellezza ancestrale


Dell'allineamento principale rimangono cinque menhir, che si ergono solitari, guardati dai curiosi vitellini ed accarezzati dall'erba





Dopo un ultimo saluto ai giganti di pietra ci incamminiamo per un sentiero in falsopiano che ci conduce su un pianoro, dove troviamo una singolare sepoltura






Si tratta di una tomba, non in ottime condizioni, ad Allè Couverte, ossia corridoio coperto. Concepita probabilmente nella Francia neolitica a partire dal Dolmen, è in Sardegna il modello precursore della più famosa tomba dei Giganti dell'età del Bronzo. Questa in particolare conservava un corredo di tutto rispetto che ora è conservato al Menhir Museum presso palazzo Aymerich, al centro del paese di Laconi


Mentre i padroni di casa ci guardano incuriositi, ci dirigiamo verso la nostra prossima tappa






Un gradevole sentierino ci porta su una altura non lontano dalla valle dei Menhir, dove si trova un nuraghe molto particolare





Tutta l'area andrebbe indagata con criterio, perchè non è difficile imbattersi nei manufatti delle popolazioni che qui hanno vissuto nelle età della pietra e dei metalli. Come questo probabile torchio, simile a quello rinvenuto a Monte Zara a Monastir





Girato l'angolo, l'imponente nuraghe pentalobato, in parte ancora interrato e conosciuto come nuraghe Genna 'e Corte, ci appare in tutta la sua imponenza

Altro nome con cui è noto è "Il nuraghe blu" e lo si può capire una volta entrati dentro l'unica torre attualmente visitabile, dove le pietre di rossa trachite dell'esterno sono all'interno di un azzurro luminoso


La tholos è in ottime condizioni, mentre i corridoi che collegavano le torri laterali al cortile interno ed alla torre centrale sono compromessi od interrati


Prendiamo la macchina e lasciamo la zona archeologica per dirigerci al museo delle statue Menhir, a Laconi. Entrati nell'ottocentesco palazzo, i Menhir ci accolgono come antichi e forti guerrieri: lo schema a T segna il loro viso, il capovolto è la loro anima in viaggio verso la Grande Madre, il pugnale il simbolo del loro status guerriero, della loro virilità



Ai piani superiori del palazzo è possibile ammirare altri Menhir degli oltre 40 presenti nella collezione del museo, provenienti dai paesi di Allai, Villa Sant'Antonio e Samugheo





Le simbologie di questi ultimi sono ancora oggetto di studio e per ora possiamo solo ipotizzare cio che volevano trasmetterci gli antichi abitanti del centro dell'isola di Sardegna




 Per informazioni sui tour e le visite guidate potete chiamare o mandare un messaggio whatsapp al numero 3403995145 oppure scrivere una mail a federicotouristguide@gmail.com




Nessun commento:

Posta un commento