Il territorio di Laconi ha una delle più alte concentrazioni di Menhir della Sardegna. Si presentano in aree distinte, distanti anche alcuni chilomentri l'una dall'altra
L'area archeologica di Corte Noa, dove sono stati rinvenuti numerosi Menhir, conserva oggi alcune stele molto vicine tra loro. La vegetazione che le circonda è quella tipica della macchia Mediterranea, dove predominano cisti, asfodeli, prugno selvatico, olivastri e monumentali sughere
I Menhir,
scolpiti nella trachite con la tecnica della martellina quasi cinquemila
anni fa, colpiscono per la loro bellezza ancestrale
Dell'allineamento
principale rimangono cinque menhir, che si ergono solitari, guardati
dai curiosi vitellini ed accarezzati dall'erba
Dopo un ultimo saluto ai giganti di pietra ci incamminiamo per un
sentiero in falsopiano che ci conduce su un pianoro, dove troviamo una
singolare sepoltura
Si tratta di una tomba, non in ottime condizioni, ad Allè Couverte,
ossia corridoio coperto. Concepita probabilmente nella Francia neolitica
a partire dal Dolmen, è in Sardegna il modello precursore della più
famosa tomba dei Giganti dell'età del Bronzo. Questa in particolare
conservava un corredo di tutto rispetto che ora è conservato al Menhir
Museum presso palazzo Aymerich, al centro del paese di Laconi
Mentre i padroni di casa ci guardano incuriositi, ci dirigiamo verso la nostra prossima tappa
Un gradevole sentierino ci porta su una altura non lontano dalla valle dei Menhir, dove si trova un nuraghe molto particolare
Tutta
l'area andrebbe indagata con criterio, perchè non è difficile imbattersi
nei manufatti delle popolazioni che qui hanno vissuto nelle età della
pietra e dei metalli. Come questo probabile torchio, simile a quello
rinvenuto a Monte Zara a Monastir
Girato l'angolo, l'imponente nuraghe pentalobato, in parte ancora
interrato e conosciuto come nuraghe Genna 'e Corte, ci appare in tutta la
sua imponenza
Altro nome con cui è noto è "Il nuraghe blu" e lo si può capire una
volta entrati dentro l'unica torre attualmente visitabile, dove le
pietre di rossa trachite dell'esterno sono all'interno di un azzurro luminoso
La tholos è in ottime condizioni, mentre i corridoi che collegavano le
torri laterali al cortile interno ed alla torre centrale sono
compromessi od interrati
Prendiamo la macchina e lasciamo la zona archeologica per dirigerci al
museo delle statue Menhir, a Laconi. Entrati nell'ottocentesco palazzo, i
Menhir ci accolgono come antichi e forti guerrieri: lo schema a T segna
il loro viso, il capovolto è la loro anima in viaggio verso la Grande
Madre, il pugnale il simbolo del loro status guerriero, della loro
virilità
Ai piani superiori del palazzo è possibile ammirare altri Menhir degli oltre 40 presenti nella collezione del museo, provenienti dai paesi di Allai, Villa Sant'Antonio e Samugheo
Le simbologie di questi ultimi sono ancora oggetto di studio e per ora
possiamo solo ipotizzare cio che volevano trasmetterci gli antichi
abitanti del centro dell'isola di Sardegna
Per informazioni sui tour e le visite guidate potete chiamare o mandare
un messaggio whatsapp al numero 3403995145 oppure scrivere una mail a
federicotouristguide@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento